L'evoluzione dello sport da ludus a business.
In un periodo di crisi come questo, lo Sport svolge un’importante funzione sociale, soprattutto per le nuove generazioni che ora più che mai sono alla ricerca di valori ed ideali in cui credere e riconoscersi. Se quindi la pratica sportiva, fin dai tempi delle Olimpiadi, è stata concepita come pratica sociale ed educativa, sicuramente nel corso dei secoli, la sua accezione e connotazione è cambiata, trasformandosi sempre più in una vera e propria pratica economica (Sport business).
Ci sembra quindi importante ripercorrere, attraverso la nostra linea del tempo, le tappe fondamentale dell’evoluzione del fenomeno.

Lo sport come rito propiziatorio.
Ritroviamo testimonianze archeologiche della pratica sportiva già in epoca preclassica. Al tempo dei Maya e dei Sumeri, si praticavano infatti attività fisiche unitamente a riti propiziatori in onore delle più importanti divinità astrali.

La supremazia personale nello sport.
È però con la civiltà greca che lo sport subisce una prima mutazione e diviene pratica competitiva, con la nascita del cosiddetto Agon, termine quale dal quale deriva l’attuale concezione di agonismo e che risponde alla ricerca di supremazia personale.

L'addestramento alla guerra.
Questa tendenza alla secolarizzazione dello sport prosegue e si accelera in epoca romana, periodo storico in cui i combattimenti dei gladiatori, la lotta, il pugilato e il pancration (combattimento a mani nude) vengono praticati e considerati come strumento di addestramento alla guerra.

Lo scontro fisico.
Con il Medioevo lo sport assume una veste più violenta e lo scontro fisico diviene elemento centrale dell’attività sportiva, nucleo essenziale attorno al quale ruota ogni tipologia di sport, con conseguente necessità di controllo della violenza attraverso la definizione di regole.

Strumento educativo.
Nel periodo illuminista invece l’attività fisica diviene un importante strumento pedagogico ed educativo e tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, nell’Europa continentale, nasce il “movimento ginnastico”. Lo sport come disciplina tesa a sviluppare lo spirito di gruppo, il senso della disciplina e il rispetto degli avversari, fa ingresso per la prima volta negli istituti scolastici presentandosi come il precursore della moderna concezione di attività sportiva.

Da ludus a business.
È però con la rivoluzione industriale in Inghilterra e l’avvento della società moderna poi, che il matrimonio d’interessi fra sport ed economia si consuma e si consolida sempre di più, fino a trasformare definitivamente lo sport da attività ludica a vero e proprio business.

Lo sport oggi.
La pubblicità, i media e le grandi multinazionali sono oggi i naturali interlocutori del mondo sportivo e se anticamente il gioco antico era espressione delle culture locali, oggi, con l’ingresso dello sport nel mercato globale, questo si pratica secondo le stesse regole in ogni angolo del Continente. Di contro però, il panorama delle discipline sportive cresce di anno in anno, tanto che il concetto di sport non è univocamente determinato, e questa sua continua ridefinizione emerge dalla definizione data nella Carta europea dello sport, secondo cui: “S’intende per sport qualsiasi forma di attività fisica che, mediante una partecipazione organizzata o meno, abbia come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il conseguimento di risultati nel corso di competizioni a tutti i livelli”.[1] Basti pensare che la classificazione LISPO (Lista italiana sport) comprendente ben 219 nomi[2].